Come in ogni aspra traversata esistenziale che ha perno nella scrittura insostituibile, la vocazione di Myriam De Luca, a partire dalla narrazione di Via Paganini 7 (2016, Premio Letterario Maria Cristina 2018) e dalle liriche della raccolta Esortazioni solitarie (2018), trova la sua “prova d’autore” nella presente opera in versi, L’invisibile nutrimento. Eccellente e maiuscola architettura che trova la sua ragione proprio nella parola che si fa verso e che si misura con uno stile sempre più inconfondibile verso l’approdo consapevole di un mistero che, appunto perché “invisibile”, diventa metamorfosi di conoscenza, nutrimento, il salto metafisico che ha nome, Amore. E, sottolineiamo con Nietzsche, che “nel vero amore è l’anima che abbraccia il corpo”, come la poesia di Myriam sa evocare. Non siamo in presenza di sentimentalismo e di sterili balbettii tardo-romantici. La poesia della De Luca è carne e spirito, non cede alla facile ricerca della benevolenza del consenso, cerca gnosticamente la luce, percorrendo la via solitaria del cambiamento / balsamo per le mie speranze / medicina per le mie incertezze. E la De Luca, nella lirica Fluttua l’anima, sente che la propria coscienza convalescente (espressione di pregnante incisività), possa finalmente godere del suo vascello sicuro e prudente / la leggerezza di un mare interiore / ormai prossimo alla guarigione [CONTINUA]…
Clicca sulla pagina di Culturelite il social magazine dedicato alla buona cultura in tutte le sue forme, per continuare la lettura della prefazione del Professore Tommaso Romano.
Home Page di Culturelite
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Correlati
Pubblicato da ilblogdimyriamdeluca
Sono Myriam De Luca, nasco a Palermo dove vivo e opero. Credo fortemente nel valore delle parole, per questo desidero presentarmi con tre parole a me molto care:
Donna
Sono una donna, prima di tutto il resto, che lotta per prendersi quello che è suo, per appartenere solo a se stessa, per difendere la sua anima anche se questo dovesse costarle nemici e solitudine.
Amore
L’amore per mio marito, i miei due figli e il mio cane mi permette di superare ogni mio limite e in loro si coniuga in tutti i tempi il verbo amare.
Scrittura
La scrittura ha sempre rappresentato il mio luogo segreto, protetto, irraggiungibile in cui perdermi e ritrovarmi. Un mezzo di autentica libertà.
Credo che ci sia un tempo per ogni cosa e, forse, proprio per questo il mio romanzo d’esordio Via Paganini, 7 ha preso vita solo nel giugno 2016. Appena un anno dopo, dal libro viene tratta un’omonima opera teatrale che ottiene un grande successo di pubblico e di critica. Il teatro è un’altra mia grande passione. Ho studiato recitazione per parecchi anni e ho partecipato a diverse rappresentazioni teatrali. Nel giugno 2018 il mio figlio cartaceo mi dà un’altra bella soddisfazione: vince la XXVII edizione del Premio Letterario Maria Cristina di Savoia, considerato il Premio Strega dei cattolici.
Anche scrivere in lirica mi piace molto e nel 2018 pubblico la raccolta di poesie Esortazioni Solitarie, ma ancor prima, nel 2017, arrivo finalista al Premio Piersanti Mattarella con la poesia Mafia e sale, dedicata al giudice Falcone. Pubblico nell’ottobre 2020 la raccolta di poesie L’invisibile Nutrimento, Edizioni Thule.
Sono socia onoraria dei Convegni di Cultura Maria Cristina di Savoia, socia del Rotary Club Palermo Montepellegrino, socia dell’ Ottagono Letterario, dell’associazione Termini d’Arte, socia onoraria del Cenacolo Letterario Italiano. Gestisco nel cuore di Palermo Alkarah uno spazio eventi e cultura.
La ricerca della bellezza, attraverso l’arte in ogni sua forma, è parte fondamentale della mia vita
Mostra tutti gli articoli di ilblogdimyriamdeluca